Nome Cognome
Mattia Candeloro
Nome dell’oggetto, collezione in cui lo avete trovato
Cup, Metalwork collection
Tipologia di oggetto
Bicchiere
Luogo
Progettato e venduto in Germania
Data
1900
Designer
Peter Behrens (Amburgo, 14 aprile 1868 – Berlino, 27 febbraio 1940)
Nato ad Amburgo in una famiglia protestante nativa dello Schleswig-Holstein, Behrens studiò pittura nella sua città natale per poi spostarsi a Düsseldorf e Karlsruhe tra il 1886 e il 1889. Nel 1899, dopo aver sposato Lilly Kramer, si trasferì con lei a Monaco lavorando come pittore, illustratore e Nel 1903 Behrens fu nominato preside della Scuola di Düsseldorf, incarico durante il quale si distinse per le numerose riforme apportate al sistema. Nel 1907 avvicinandosi progressivamente ai circoli bohemienne e sviluppando un profondo interesse per le tematiche legate al vivere moderno, e successivamente, nel 1899, accettò l'invito del granduca Ernesto Luigi d'Assia ad essere uno dei partecipanti al suo progetto di un insediamento di artisti.
Nel 1907 giunse un altro importante incarico. La Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft (AEG) assunse infatti Behrens come consulente artistico e lo incaricò di creare la veste grafica dell'azienda, dal logo alla pubblicità alla linea principale dei prodotti: ciò rese Behrens il primo industrial designer della storia. Tra il 1907 al 1912 ebbe numerosi allievi, fu in quegli anni che Behrens progettò la Fabbrica di turbine AEG, dove concretizzò in termini architettonici il programma del Deutscher Werkbund, destinato a influenzare molti degli architetti a venire. Nel 1922 accettò l'invito ad insegnare alla Akademie der Bildenden Künste di Vienna e nel 1936, dopo la morte di Hans Poelzig, divenne preside della facoltà di architettura dell'Accademia Prussiana delle Arti di Berlino.
Durante il periodo nazista Behrens si pose invece come figura contraddittoria: rimase preside della facoltà di architettura a Berlino e fu figura di spicco nelle trasformazioni artistiche del secolo. Morì poi a berlino nel 1940.
Impresa/committente
Championnat simpe (Campionato svizzero di hockey sul ghiaccio)
Il Championnat simpe non era altro che un campionato di hockey sul ghiaccio in svizzera, campionato che, quell’anno fu vinto dai Las Avants, l'Hockey Club Les Avants (abbreviato HC Les Avants) è stata una squadra di hockey su ghiaccio svizzera. Fu fondata nel 1904 con sede a Montreux, nel quartiere di Ouchy, e si sciolse nel 1930 a causa di problemi finanziari.
Materiale/i e tecnica
Cesellatura e incisione di argento e oro
Quest’arte è antichissima, praticata dai tempi degli Egizi. Lo sbalzo applicato ai metalli è limitato ai materiali "malleabili" come ottone, stagno, oro o argento. Lo sbalzo si realizza lavorando il rovescio del pezzo di materiale, adagiato sopra una superficie "molle", sì da permettere la progressiva deformazione del materiale lavorato. L'artista esegue l'opera in "negativo", modellando delle concavità, grandi o piccole, nella "lastra" del materiale, le quali risulteranno a lavoro ultimato poste in rilievo.
Il passo finale consiste nel rinforzare il pezzo evitando che il disegno in rilievo realizzato possa deformarsi con l'uso successivo.
Dimensioni dell’artefatto
Altezza: 10.5cm
Diametro: 7.4cm
Descrizione dell’artefatto
La forma della coppa viene definita sul sito della galleria (V&A museum) come la forma di una ciotola a campana abbreviata. Vi è un'iscrizione incisa in lettere minuscole incise, sotto la quale, appena sopra l'inizio della parte concava della coppa, si trovano cinque linee ondulate con sottostanti motivi a forma di goccia. La coppa si restringe poi bruscamente in una stretta colonna con un rigonfiamento a circa un terzo della lunghezza con depressioni poco profonde cesellate con contorni tracciati stilizzati. La base della coppa è costituita da un piede circolare con bordo smussato. Sotto la base della coppa sono impresse una mezzaluna e una corona, queste sono state introdotte per la prima volta intorno al 1888 sull'argenteria tedesca per indicare lavori di qualità 800 e oltre, è infatti un dato di fatto la complessità e la pregevole fattura con cui questa coppa è stata disegnata e realizzata utilizzando, tra l'altro lege formate da oro e argento.
Motivazione della scelta e attinenza con l’argomento della settimana
Questa coppa è stata realizzata da Peter Behrens, personaggio che abbiamo identificato come uno dei cardini di questa corrente e di cui, quindi, abbiamo ampiamente parlato a lezione. Tuttavia questo oggetto si differenzia dagli altri realizzati da Behrens soprattutto per il fatto che, essendo di fatto la coppa di un campionato di hockey, risulta un pezzo unico e fatto su commissione, quindi mai commercializzato.
Ho trovato inoltre interessante il fatto che questa coppa si discostasse dal movimento del proto razionalismo nella particolarità di non essere fatta a macchina, infatti un elemento imprescindibile per gli esponenti di questa corrente era che al posto della mano entrasse la macchina e al posto dell'artigiano il commerciante. Elementi che invece riportano al proto razionalismo sono senza dubbio la mancanza di decorazioni, che, soprattutto per un trofeo sportivo e non come questo sono sempre stati considerati tratti imprescindibili. Da notare anche ile incisioni e le povere decorazioni, queste infatti rispecchiano perfettamente gli stili che prendono piede in questo periodo storico, caratterizzati da pattern con alternanza di positivo e negativo esternati con l'amore per le forme geometriche e una tendenza alla verticalizzazione con di nuovo un alternanza sta volta di forme dritte e tondeggianti.